Stoccaggio dei Cereali

GRANO DURO, TENERO, ORZO

Le cariossidi per essere avviate allo stoccaggio devono essere conformi alle leggi vigenti in materia igienico sanitaria; in particolare per quanto riguarda i residui dei presidi sanitari tali norme riguardano il rispetto dei tempi di carenza e l'utilizzo dei soli prodotti ammessi.

Requisiti dei magazzini

Prima di poter accogliere i cereali, i magazzini e le attrezzature per la movimentazione dei cereali debbono essere adeguatamente puliti, avendo cura di eliminare eventuali residui di precedenti immagazzinamenti, e debbono essere disinfestati con uno dei prodotti ammessi.

Prepulitura

È opportuno che il cereale prima di essere immesso nelle strutture di conservazione è sia sottoposto a trattamento di prepulitura, mediante aspirazione e vagliatura. Tali operazioni consentono di migliorare considerevolmente le condizioni generali di stoccaggio, rendendole più favorevoli.
Gli scarichi di prepulitura e vagliatura vanno rapidamente allontanati dal luogo in cui si conserva il cereale (entro 48 ore), per essere inviati ad altro utilizzatore, in quanto rappresentano una potenziale pericolosa fonte di infestazione.
Nel caso non si provveda a ciò occorre procedere alla loro macinazione oppure debbono essere previsti specifici depositi, distanti almeno 50 m dai magazzini di stoccaggio, progettati in modo da poter essere facilmente puliti e in grado di impedire l'accesso e la dispersione degli insetti e degli altri materiali nocivi.
In ogni caso tali residui debbono essere allontanati dallo stabilimento entro 30 giorni dalla loro produzione.

Requisiti dei magazzini

Prima di poter accogliere i cereali, i magazzini e le attrezzature utilizzate per la movimentazione dei cereali debbono essere adeguatamente pulite, avendo cura di eliminare eventuali residui di precedenti immagazzinamenti e debbono essere disinfestati con uno dei prodotti ammessi.

Controlli durante la conservazione

I fitofagi possono essere devastanti se non si mettono in opera idonee strategie di prevenzione e/o di difesa.

bullet Fitofagi

Il monitoraggio delle infestazioni da fitofagi si opera mediante il campionamento della massa e attraverso il collocamento di trappole idonee alla loro cattura sia all'interno della massa sia nello spazio libero del magazzino o del silo. Tali trappole vanno installate entro 30 giorni dal ricevimento del cereale se questo proviene dal campo o entro 7 giorni se lo stesso proviene da altro magazzino.

Quando con le trappole a sonda si cattura anche un solo individuo, occorre intervenire mediante l'utilizzo dell'atmosfera controllata (anidride carbonica) o mediante una fumigazione con fosfina.
Quando le trappole iniziano a catturare i primi insetti appartenenti al gruppo 2 occorre, se possibile, abbassare la temperatura della massa e intervenire con una fumigazione con fosfina solo in presenza di una infestazione sensibile, vale a dire quando le trappole catturano mediamente almeno 2 insetti ogni 2 settimane.
Nel caso di cattura di Liposelidi, prima di procede con un intervento specifico occorre realizzare un campionamento della massa prelevando campioni a diverse profondità ed in diversi punti per valutare se il grado di infestazione supera la soglia stabilita. A tale scopo si possono utilizzare sonde metalliche, a tubo con finestrelle. Il campione da analisi così prodotto, costituito da circa 5 kg di grano, va poi setacciato osservando ciò che si separa con l'ausilio di una lente d'ingrandimento.
Almeno una volta al mese è necessario un controllo della massa mediante setacciatura di un campione prelevato con le modalità sopra descritte per verificare la presenza del cappuccino (Rhizopertha dominica) poco catturato dalle trappole.

Per il monitoraggio dei lepidotteri occorre impiegare trappole a colla o ad imbuto, innescate con appropriati feromoni, e appese a qualche metro dalla superficie della massa. Le trappole ad imbuto sono da preferire in quanto risentono meno della presenza di polvere e non richiedono alcuna manutenzione. In questo caso è sufficiente collocare due trappole per magazzino e una per silo, prescindendo dalla capacità di stoccaggio delle singole strutture.
Quando con le trappole aeree si cattura almeno 1 lepidottero per settimana occorre trattare la superficie della massa con uno dei prodotti, dando la preferenza ai formulati sotto forma di polvere secca.

bullet Registrazioni.

I risultati delle verifiche periodiche vanno sempre annotati negli appositi registri che debbono essere, per altro, sempre disponibili per i necessari controlli. Negli stessi documenti vanno registrati anche gli interventi di difesa che sono stati realizzati in conseguenza dei controlli effettuati sui cereali immagazzinati.

Modalità di conservazione

Il cereale proveniente dal campo, conservato in strutture aventi le caratteristiche prima definite e trattato con le operazioni di prepulitura precedentemente descritte, se è destinato ad una conservazione per un periodo inferiore ai due mesi generalmente non necessita di alcun tipo di trattamento. In ogni caso al fine di mantenere sotto osservazione la massa in conservazione dovranno essere collocate, come sopra descritto, trappole idonee alla cattura dei vari tipi di fitofagi che generalmente finiscono per infestare i magazzini. Queste trappole sottoposte a controlli periodici almeno bisettimanali, consentiranno di verificare l'eventuale insorgenza di fenomeni di infestazione da gestire con gli interventi più opportuni.

Sistemi Fisici

bulletRefrigerazione forzata.

La ventilazione dei grani può essere realizzata sia mediante l'utilizzo di un impianto di insufflaggio dell'aria dal basso della massa attraverso fessure di mandata e sotto pressione, per cui l'aria circola dal basso verso l'alto o al contrario facendola entrare dall'alto o dal basso e richiamandola mediante un sistema di estrazione in depressione.
Per il raffreddamento della massa si possono utilizzare macchine refrigeranti o più semplicemente un sistema di ventilazione ad aria naturale, che entra in azione nelle notti più fresche. Tuttavia quest'ultimo metodo nelle nostre zone non sempre è in grado di portare la massa del cereale a temperature sufficientemente basse da inibire lo sviluppo degli insetti in tempi sufficientemente brevi per cui è quasi sempre indispensabile utilizzare macchine refrigeranti.
Per ridurre i costi è consigliabile effettuare il raffreddamento in due fasi.

  1. Entro 30 giorni dall'inizio dello stoccaggio portare tutto il prodotto ad una temperatura inferiore ai 18 °C;
  2. Entro settembre occorre realizzare una seconda fase di raffreddamento al fine di portare la temperatura della granella a 10-12 °C. A queste temperature lo sviluppo degli insetti è bloccato. Nel periodo intercorrente tra queste due fasi è di grande importanza non superare mai il limite dei 18 °C. Se c'è la necessità di conservare il cereale per molti mesi, il raffreddamento deve essere proseguito durante l'inverno fino a stabilizzarlo almeno verso i 5 °C.

Si rammenta infine che la refrigerazione non va confusa con i trattamenti di disinfestazione in quanto non uccide gli insetti, ma ne impedisce solo lo sviluppo. Infatti, se viene applicata in ritardo, in presenza di infestazioni in atto, gli insetti sopravvivono nella massa raffreddata e l'infestazione sarà presente al momento della vendita del cereale.